Tempo di bilanci: l’anno passato e quello che verrà
2017: risultati eccellenti e pareggio economico
Il 2017 è stato un anno virtuoso e denso per noi, si chiude il bilancio economico in pareggio (circa 265.000), senza deficit o indebitamenti. «Una chiusura in perfetto equilibrio, anche grazie a un po’ di sacrifici del personale che ha impegnato, come spesso accade, ore e ore di volontariato culturale e artistico. Il vantaggio di una struttura in cui professionalità e passione sono in stretta e costante connessione. Virale più che virtuale, perché pare riusciamo a contagiare chi entra a far parte del team», spiega Carla Peirolero, al timone del Suq Festival e Compagnia.
Guardando il diagramma a torta si può notare che la fetta più grossa dei fondi arriva proprio grazie alla capacità dell’Associazione di reperire fondi attraverso sponsor, donazioni, biglietteria (64%), seguono i fondi dal MiBACT (FUS e Migrarti), Compagnia di San Paolo, e, fanalino di coda, il Comune di Genova. Netta controtendenza rispetto alla prima edizione del Suq Festival, nel 1999, quando il contributo del Comune di Genova costituiva l’80% delle entrate, ora rappresenta il 5%.
Un’offerta culturale sempre più ampia nonostante i tagli dei contributi
Per le uscite, la percentuale di spesa maggiore è per i costi di artisti, tecnici – relativi alle produzioni ma anche alle compagnie ospitate al Festival – organizzatori, personale di accoglienza e di custodia, oneri sociali. «Prova che noi siamo un’Associazione a scopo di lavoro, non certo di lucro. E basta guardare le attività che siamo riusciti a realizzare, con numeri di pubblico di grande soddisfazione».
Oltre al Festival al Porto Antico, vero boom di presenze (70.000), di partecipazione social e un partenariato di grande prestigio (qui il report), il 2017 ci ha visto al Teatro Stabile di Genova con la trilogia di spettacoli della Maratona Suq. Ma è stato anche l’anno dello spettacolo del laboratorio teatrale universitario Medea Opera Rap. Poi c’è stata la vittoria del Bando MigrArti con lo spettacolo itinerante La mia Casa dove sono: grande successo e aggiunta di una replica per soddisfare le tante richieste. Per citare solo le occasioni più importanti.
Il 2018 e i 20 anni del Suq
Il 20° Suq Festival si svolge dal 15 al 24 giugno al Porto Antico di Genova. «Festeggiamo i vent’anni nell’Anno Europeo del Patrimonio culturale: una bella coincidenza. Con la Fondazione Fitzcarraldo stiamo lavorando ad un appuntamento di rilievo, una tappa di ArtLab 2018, riferimento d’eccellenza per il management culturale internazionale, che prevede una giornata di studio e uno spettacolo durante il 20°Suq Festival (la segnalazione sul sito della commissione Europea). La giornata di studio si svolgerà a Palazzo Reale, d’accordo con la direttrice Serena Bertolucci, e in collaborazione con il Goethe Institut di Genova», dice Carla Peirolero.
#suqfest18 #20annisuq i nostri hashtag per condividere contenuti e anticipazioni del Suq Festival.
D’altronde il dialogo tra culture è uno dei temi di spicco per questo anno del patrimonio culturale, e noi siamo una best practice riconosciuta. Riconosciuta, ma poco considerata a livello delle istituzioni locali se ancora dopo tanti anni e successi bisogna fare Bandi anche in sede locale, aspettare risposte, resistere a tagli e contrazioni sempre più forti. «Ad oggi siamo al quarto Bando dell’anno, quindi uno più o uno meno. Sono impegnativi, ma li abbiamo sempre fatti, presentato domande articolate e rendicontazioni ancora più sofisticate. Dispiace solo che in generale ci sia ancora poca considerazione su quanto la cultura, l’arte, possono fare per la costruzione di una società coesa, non violenta, in cui far crescere il rispetto e la solidarietà. È più popolare vedere gli aspetti negativi dell’immigrazione, ad esempio, che non quelli positivi, che pure ci sono», conclude la direttrice artistica.
Il primo spettacolo della Compagnia del Suq è stato il Canto di Natale di Charles Dickens, nella locandina era citata una frase celebre dello scrittore inglese Non facciamo morire il sentimento. Regaliamo a tutti i bambini la migliore infanzia possibile: sazia, serena ed emotivamente ricca. È tutt’oggi un auspicio, e un buon motivo per festeggiare i 20 anni, con sentimento, o, meglio, con passione!
Credit foto: Madri Clandestine, Compagnia Suq, di G.Cavallo