#Suqfest17: Il lungo viaggio alla frontiera di Ventimiglia
Era una notte che pareva fatta apposta, un’oscurità cagliata che a muoversi quasi se ne sentiva il peso. E faceva spavento, respiro di quella belva che era il mondo, il suono del mare: un respiro che veniva a spegnersi ai loro piedi…” Così comincia lo straordinario racconto di Sciascia, Il lungo viaggio.
Anni Cinquanta. In una notte buia come l’inferno un pugno di miseri contadini si dà appuntamento su un tratto di spiaggia pietrosa tra Gela e Licata, con l’intento d’imbarcarsi e di raggiungere clandestinamente le coste dell’America, simbolo della ricchezza e sogno di tutta la loro vita. Ma la gioia, allo sbarco, si tramuterà presto in un’amara delusione… perché si ritroveranno dopo giorni e notti d’inferno a pochi chilometri dalla partenza, ingannati e derubati da chi li doveva portare in America. Gli scafisti di allora, come quelli di oggi. Dramma e ironia, e anche puro divertimento, si intrecciano in una racconto che ci riporta a drammi dei giorni nostri e che grazie alla collaborazione della Direzione del Museo dei Balzi Rossi di Ventimiglia (che fa parte del Polo Museale Ligure – MiBACT), verrà allestito su una spiaggia vicino a quegli scogli tristemente celebri per le recenti vicende dei rifugiati bloccati al confine tra Italia e Francia.
Fuori dal territorio del teatro tradizionale, in una zona di frontiera – geografica e umana – sensibile, per promuovere la cultura del rispetto nei confronti di chi si mette in viaggio, affrontando sofferenze e abbandoni, a qualsiasi latitudine e di qualsiasi partenze si tratti: le nostre nel racconto di Sciascia, le loro nelle storie che la Compagnia del Suq in questi anni ha raccolto grazie a una esperienza simbolica come quella del SUQ Festival e Teatro, best practice d’Europa per il dialogo tra culture.
Lo spettacolo, che va in scena in prima nazionale, venerdì 30 giugno ore 19 a Ventimiglia, è nato da un’idea di Carla Peirolero e ha trovato in Pippo Delbono il protagonista/ testimone ideale, per la sua vicinanza e sensibilità nei confronti del tema: recentemente Pippo Delbono ha realizzato il film Vangelo dopo una permanenza in un centro dove i profughi trovano asilo condividendo la quotidianità fatta di tempo sospeso, tra dolorose memorie e incerto futuro. I rifugiati poco alla volta si sono aperti al regista, raccontando le loro storie.
Il Museo Preistorico di Ventimiglia, così come il Comune di Ventimiglia, attraverso l’assessorato alla cultura, hanno aderito con partecipazione e slancio all’ evento che fa parte del progetto Utopia della meta, e che si immagina, potrà avere delle repliche nei mesi successivi.
Il Museo accoglierà gli spettatori, prima che proseguano verso la spiaggia sottostante, facendo vedere un brevissimo filmato che racconta i ritrovamenti più importanti che testimoniano come le migrazioni facciano parte fondante dell’umanità. I ritrovamenti più importanti sono le sepolture datate tra i 29.000 e i 19.000 anni fa, Paleolitico Superiore. Uomini e donne originari dell’Africa… La prima migrazione. Oggi, come sostiene la direttrice del Museo – Antonella Traverso – stiamo assistendo alla “quarta imponente migrazione”. Il lungo viaggio, che continua …