Dietro le quinte del Suq

Il Suq sta per cominciare, ma chi lo fa? Vogliamo raccontarvi cosa si muove dietro le quinte di questo Festival che diventa maggiorenne, con la sua 18a edizione dal 16 al 26 giugno al Porto Antico di Genova (scopri i principali appuntamenti qui).

“Come fate?” è la domanda che ci sentiamo rivolgere più spesso – e che ci facciamo anche noi. Perché il SUQ Festival è una manifestazione complessa, articolata, con tanti aspetti che convivono e si mescolano: teatro, musica, cucine, bazar, laboratori, incontri… Tutto questo è organizzato, reso fattibile, coordinato e seguito da un team agile ma neanche troppo piccolo.

Carla Peirolero, ideatrice del Suq nel 1999 con Valentina Arcuri, è la direttrice (ma non ha ancora deciso cosa sia giusto mettere tra direttore/direttrice/direttora…). Emanuela Scagno, colonna storica e neo-mamma, è coordinatrice organizzativa ma si occupa anche di relazioni istituzionali e per il momento dell’amministrazione al posto di Enrica Allegretti, appena diventata mamma per la seconda volta. Federica Gilardi segue i progetti sociali e le relazioni con gli espositori del bazar,  Francesca Pioggia si dedica alle iniziative ecosuq e alla gestione dell’ospitalità. Un altro ruolo chiave è quello di Rosalba Greco, coordinatrice della programmazione artistica e delle relazioni internazionali. La comunicazione vede in campo Chiara Zaru e Giacomo D’AlessandroMarta Antonucci sta curando i laboratori per bambini, Roberta Alloisio i laboratori di Play School e Gulliver Story, e tutti gli spettacoli degli studenti al Festival.

Per la parte tecnica sono responsabili – nel vero senso della parola – Andrea Bertocci e Andrea Torazza, la direzione di scena è di Pier Mario Giovannone, mentre Barbara Previdi segue tutto ciò che concerne la rassegna teatrale. Ufficio stampa? Melina Cavallaro con Valerio De Luca di Freetrade insieme a Carla Viazzi. A darci una mano è anche arrivata come stagista Coralise Biosa. E questo solo per il “pre” Festival: perché al Suq diventiamo molti di più: 53. Come potrebbe altrimenti funzionare tutto e come potremmo accogliervi al meglio? Noi ci lavoriamo per almeno 9 mesi.

Anche per questo, visti i tagli consistenti da parte degli enti locali, vi chiediamo di destinarci il vostro 2×1000. Dare vita a luoghi di intercultura, aperti alla cittadinanza e che rendono protagoniste a tutti i livelli centinaia di persone, è un servizio e un investimento per un certo tipo di società. Un servizio che l’associazione culturale Chance Eventi – Suq Genova fa da molti anni. Le grandi sfide e i drammi dell’attualità ci evidenziano ogni giorno quanto questo possa fare la differenza per un futuro di pace e prosperità condivisa, un futuro di diritti in cui “restare umani”.


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