Quale l’impatto culturale e ambientale del Suq? in 300 rispondono al questionario

Sono prevalentemente donne, apprezzano il Suq e lo frequentano abitualmente da più anni, non risparmiano consigli, tra cui quello di renderlo più diffuso in città, e prolungato nel tempo.  È la fotografia tracciata dalle risposte al questionario lanciato dal Suq Festival in collaborazione con Cittadini sostenibili per capire limpatto culturale e ambientale del Festival sul territorio, anche da un punto di vista storico,  e accogliere suggerimenti per il futuro.

Sono state 300 le persone che lo hanno compilato, di varie età, anche se la maggior parte è tra i 41 e i 75 anni, raggiunte attraverso i Social e la newsletter del Suq. Un campione di rilievo, con sei domande. Dalle risposte si rileva che il 66,7 % ritiene che la sua esperienza personale al Suq abbia avuto un impatto molto positivo in termini di conoscenza e apertura verso altre culture. Per quanto riguarda i temi etici e sociali il 61% ritiene che il Suq abbia avuto un impatto positivo nel suscitare attenzione su questi argomenti.

Inoltre più del 60 % delle persone che hanno risposto sono frequentatori abituali del Festival e il 75,5 % sono donne. Le attività che suscitano più interesse sono i concerti, per il 61,6 %, e subito dopo il teatro con un 57,8 %, a seguire gli incontri con un 51,9 %, le cucine con un 56, 7 % e poi l’Ecosuq e le tematiche ambientali, il 46,5%  risponde che il Suq ha contribuito a far crescere la personale attenzione alla sostenibilità ambientale».

Tra le domande anche i comportamenti sostenibili che si mettono in pratica nella vita quotidiana e come analizzato da Andrea Sbarbaro, di Cittadini sostenibili, vediamo che «al primo posto tra le abitudini più frequenti troviamo quella di effettuare con regolarità la raccolta differenziata, che stando alle risposte è operata dal 93,2 % dei rispondenti. Si tratta di un dato molto positivo, considerando anche che la città di Genova è purtroppo quasi ferma attorno al 35% di differenziata, molto al di sotto degli obiettivi fissati dalla normativa nazionale e dalle richieste di Regione Liguria. Al secondo posto (77,7% dei rispondenti) labitudine di usare oggetti riutilizzabili che permettano di evitare prodotti usa-e-getta. Il terzo posto (76,4%) è invece legato alla cultura italiana del cibo, con lacquisto prevalente di frutta e verdura di stagione. Un’abitudine il cui impatto non è da sottovalutare. A metà classifica troviamo comportamenti quali aver ridotto il consumo di carne e derivati (51,4%), scelta individuale che si ritiene tra quelle con più impatto sull’ambiente in termini di riduzione della propria impronta ecologica. Una percentuale simile di risposte (50%) è registrata tra chi asserisce di usare prevalentemente mezzi pubblici per i propri spostamenti. Tra i comportamenti meno frequenti, troviamo infine lacquisto di beni sfusi (senza imballaggio), adottato dal 27,7% dei rispondenti, e la scelta di una fornitura di energia 100% rinnovabile (appena il 6,5% delle persone)».

Eppure come sostiene Sbarbaro: «La maggior parte delle abitudini indicate nel questionario sono alla portata di ciascuno di noi. Sono abitudini buone per l’ambiente, per la salute personale e a volte anche per il portafogli».

«In questo 22° Suq Festival abbiamo avuto modo di avviare un dialogo maggiore con il pubblico, proprio per via delle informazioni che dovevamo dare per la tutela della salute, e forse in molti hanno voluto ricambiare l’attenzione rispondendo al questionario. Credo che in questo periodo travagliato dall’emergenza Covid sia ancora più importante l’ascolto dei cittadini, di chi con noi ha fatto crescere il Suq», è il commento di Carla Peirolero.

In attesa di un  incontro pubblico, in presenza e in diretta streaming, per approfondire  insieme agli spettatori e ai  partner del Suq i dati raccolti e illustrare i progetti futuri, chi  non l’ha ancora fatto può dire la sua compilando il questionario a questo link.

Per una mappa sui comportamenti sostenibili suggeriamo invece il sito di Cittadini Sostenibili, l’Associazione  che quest’anno ha collaborato attivamente con il Festival per la rassegna EcoSuq, coinvolgendo Fridays for Future, Greenpeace, Worldrise, tRiciclo e altre significative realtà del territorio.

#suqfest20 #ecosuq #teatro #intercultura #ambiente


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *