Le vostre risposte al questionario sull’impatto sociale e ambientale del Suq Festival

Grande apprezzamento per il ritorno al bazar dei popoli, per l’offerta culturale e le tematiche ambientali, mentre cresce ulteriormente il pubblico giovane e multiculturale.

In 200 hanno risposto al nostro questionario di valutazione sul 24° Suq Festival, lanciato in collaborazione con Cittadini Sostenibili, uno dei nostri ecopartner e condiviso al Festival e attraverso i social e la newsletter per raccogliere le vostre opinioni sul Suq Festival, per noi fondamentali per migliorare nelle future edizioni.

Più della metà di coloro che hanno risposto alle domande è frequentatore abituale del Festival, ciò permette di monitorare il grado di coinvolgimento e di soddisfazione del pubblico nel tempo e di raccogliere quindi un feedback storico, che si unisce a quello del 20% di nuovi cittadini e cittadine che hanno partecipato per la prima volta alla manifestazione. Un dato incoraggiante per il futuro e per il rafforzamento del dialogo tra culture e dell’educazione ambientale, è la crescente presenza della fascia giovanile, che quest’anno si pone come maggioritaria con un 35% di pubblico  tra i 18 e i 30 anni. In crescita anche il numero di cittadini dal background migratorio coinvolti e partecipi, in particolare provenienti da paesi del Nord Europa, dall’Africa e dal Sud America.

Delle iniziative proposte, anche quest’anno risulta una preferenza diffusa e condivisa per il bazar dei popoli con le cucine dal mondo, che per il 47% del pubblico intervistato costituisce il cuore conviviale ed emozionale del Suq Festival, con i suoi tradizionali colori e profumi, associato anche agli spettacoli teatrali e musicali che si animano al suo interno, e non solo.

Il 90% delle risposte sottolinea quanto nell’opinione del pubblico il Suq Festival abbia fortemente contribuito all’ innovazione dell’offerta culturale e teatrale, per il suo format unico, inclusivo, coinvolgente e conviviale, per aver creato una “piazza dove la diversità è la protagonista”, per le proposte teatrali originali e inedite, per dare la possibilità a tutti di aprirsi al mondo e conoscere diversi sapori, tradizioni e culture, per l’impegno per l’ambiente, per aver posto “la multiculturalità della nostra società direttamente al centro della città”, per proporre ogni anno nuove scoperte e nuovi viaggi nel mondo.

Il programma di EcoSuq, e le buone abitudini per ridurre la vostra impronta ecologica

Grande apprezzamento anche per tutte le diverse iniziative EcoSuq per l’ambiente (workshops, incontri, pulizie sul territorio, stoviglie ecologiche…), un tema imprescindibile che coinvolge in maniera particolare la sensibilità dei più giovani e delle più giovani. Dal 2009 il Suq Festival ospita una rassegna dedicata all’ambiente, che anche quest’anno ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, con attività educative, incontri, associazioni. Uno spazio che anno dopo anno ha reso il Festival un luogo di ricerca e di sviluppo delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale. Dal 2019 un ulteriore traguardo, il Festival elimina la plastica monouso, che il pubblico ha indicato come una delle nostre buone pratiche più efficaci.

Tra le altre, il 60% indica la raccolta differenziata e le stoviglie compostabili, subito seguite dalle azioni di cittadinanza attiva organizzate (cleaning della spiaggia, raccolta dei mozziconi nel Centro Storico..) e gli incontri tematici dedicati. Per approfondire la nostra ricerca sulle tematiche ambientali e pianificare una strategia di educazione e sensibilizzazione efficace, abbiamo selezionato alcuni comportamenti quotidiani sostenibili per verificare quali venissero attuati dal nostro pubblico nella vita di tutti i giorni: un dato rilevante è come più dell’80% indichi di aver ridotto il consumo di carne e derivati per ridurre la propria impronta ecologica, seguito dal 18% che ha scelto una banca che non supporti le fonti fossili e un altro 17% che usufruisce di una fornitura di energia 100% rinnovabile per la casa.

Social e passaparola, gli strumenti che vincono nella comunicazione!

Per rendere più efficaci le nostre strategie di comunicazione, ci siamo domandati attraverso quali media e strumenti vengano condivise tra il pubblico le notizie sul Festival: nel 2022 il 54.5 % degli intervistati è venuto a conoscenza delle nostre iniziative tramite passaparola, il che sottolinea la forza e l’importanza delle relazioni coltivate e create dal Suq negli anni, nel tessuto sociale culturale genovese ma non solo, e il nostro impegno per una cultura condivisa, inclusiva e vicina alle persone; significativo ruolo anche quello dei social media che si sono dimostrati efficace strumento di informazione per il 27% dei casi e che contano un totale di 24.159 followers.

Tra i suggerimenti per il futuro che abbiamo letto con attenzione e ci impegneremo a mettere in atto, la richiesta di ampliare i dibattiti di attualità e potenziare ancora di più l’offerta e la varietà del bazar dei popoli, segno di un interesse per la comprensione e conoscenza del mondo e un’apertura verso l’altro che non possiamo fare altro che continuare, con impegno, a coltivare. E tra le idee raccolte, anche il sogno di avere un Suq diffuso tutto l’anno, presso associazioni, luoghi periferici e case di quartiere.

In conclusione, abbiamo chiesto di descrivere il Festival con tre parole.
Queste le parole che sono ritornate più frequentemente: cultura, passione, accoglienza, diversità, ecologia, conoscenza, connessioni, colori, festa, calore, sorrisi, condivisione, bellezza, compagnia, etnia, spezie, sapori, apertura, intercultura, curiosità, teatro, amicizia, gioia, inclusione, estate, fratellanza, allegria, Africa, Asia, idee, scambio, aria di mare, leggerezza, natura, integrazione, solidarietà, musica, creatività, oriente, incenso, gioventù, socializzazione, popoli, unione, artigianato, Messico, amore, sociale, antirazzista, costruttivo, impegno, entusiasmo, civiltà, spontaneo, libero.

Per chi non avesse ancora compilato il nostro questionario, lo può trovare a questo link >>

Serena Folco

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