Progetto MigrArti – comunicato 4 maggio

LA MIA CASA È DOVE SONO: al via il progetto del SUQ di Genova vincitore del Bando nazionale MigrArti 2017 del MiBACT. Laboratori, incontri e spettacolo per la valorizzazione dei talenti artistici di migranti e seconde generazioni. Una rete variegata di partner e collaborazioni, e l’ispirazione dal libro omonimo di Igiaba Scego.

Casa è dove ci si trova a vivere, per scelta o per destino, casa è dove non si affrontano da soli i dolori e i piaceri dell’esistenza, i giorni della stanchezza ma anche i giorni della festa”

(dalla prefazione di Goffredo Fofi a La mia casa è dove sono, di Igiaba Scego).

La mia casa è dove sono” è il titolo del progetto con cui l’Associazione Chance Eventi – Suq Genova ha vinto il bando nazionale MigrArti 2017 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Lanciato a dicembre il bando ha visto 36 progetti vincitori su 400 in tutta Italia e quello del SUQ è l’unico ad aver vinto in Liguria.

Partner del progetto Federazione nazionale ACLI, Mabota A.S.A. Associazione Speranza per l’Africa, Comitato Casa del Migrante Ecuadoriano. La rete di collaborazioni comprende Museo delle Culture del Mondo-Comune di Genova, Teatro Stabile di Genova, Social Community Centre dell’Università di Torino, ARCI Liguria, ENDOFAP Liguria, Consolato Ecuador, Associazione Amici della Tanzania, Associazione di solidarietà Italo-Etiope-Eritrea, Associazione Luanda, Officina Letteraria.

Il progetto si sviluppa da maggio a luglio 2017 e comprende laboratori di scrittura e teatrali, incontri, seminari e uno spettacolo itinerante a fine luglio nel Museo delle Culture del Mondo – Castello d’Albertis. Ispirato all’omonimo libro della scrittrice di origini somale Igiaba Scego (La mia casa è dove sono, Ed. Loescher) vuole sviluppare una ricerca artistica ed espressiva intorno al tema della casa e dello spaesamento comune a molti giovani migranti che arrivano o nascono in Italia ma che sentono forte anche l’appartenenza alle culture d’origine. Proprio per questo lo spettacolo finale al Museo delle Culture del Mondo – momento che rappresenta il culmine e il lascito più importante – sarà itinerante, e mostrerà in diverse tappe sceniche culminanti in una azione teatrale finale, stati d’animo e vicende legate a storie tratte dall’attualità o dal vissuto personale di chi parteciperà ai laboratori, delle loro famiglie, o tratti da letture e giornali. A partire dalla scrittura del copione, il lavoro artistico del Progetto vuole stimolare la creatività collettiva, valorizzando talenti giovanili, ma può contare come punto di forza sulla qualità artistica e professionale di docenti e artisti di affermata professionalità. Altro elemento che ha dato valore al progetto la presenza di una rete di Partner e collaborazioni davvero variegata e ampia, risultato di relazioni locali e nazionali che in questi anni il SUQ ha saputo costruire e che ne costituiscono un patrimonio davvero unico.

Il progetto ha preso il via in questi giorni con una Call Laboratori MigrArti (online sul sito www.suqgenova.it) indirizzata soprattutto a giovani artisti e creativi, migranti e di seconde generazioni, ma aperta a tutti, che saranno coinvolti nei laboratori di scrittura e di teatro che partiranno il 16 maggio. La partecipazione ai laboratori è gratuita.

Questo il calendario delle iniziative

Laboratorio scrittura – dal 16 maggio al 3 giugno, curato da Officina Letteraria sotto la guida di Emilia Marasco e con la consulenza di Marco Aime e la partecipazione come docente di Omar Rizq. Presso Officina Letteraria

Laboratorio teatrale dal 10 giugno all’8 luglio, coordinamento artistico e formativo di Laura Parodi e Carla Peirolero, con la partecipazione come docenti di Daouda Diabate, Aram Kian. Presso Endofap Liguria

Incontri: Un incontro dal titolo Nuovo teatro per un nuovo pubblico (maggio 2017, data in definizione), in collaborazione con Teatro Stabile di Genova; indirizzato soprattutto ai Partner del Progetto e a operatori culturali ma aperto a tutta la cittadinanza, sui temi del ricambio generazionale degli artisti e dell’ampliamento del pubblico. Inoltre tre incontri (giugno 2017 – date in definizione) indirizzati alla rete di contatti dei Partner ma aperti a tutta la cittadinanza, in vista dello spettacolo, per accogliere suggerimenti, testimonianze, spunti nel confronto con famiglie e comunità di immigrati in collaborazione e presso le sedi di Associazione Mabota, Casa del Migrante Ecuadoriano, Acli Liguria

Seminario L’arte come motore per la costruzione di una Comunità plurale (23 giugno – sede ARCI Liguria) , a cura di Alessandra Ghiglione e di Social Community Theatre dell’Università di Torino, rivolto ai partecipanti al Progetto e ad operatori di settore

Spettacolo La mia casa è dove sono 28, 29, 30 luglio Museo delle Culture del Mondo con una prova aperta il 26 luglio. Lo spettacolo si snoderà in diverse tappe teatrali, sfruttando le suggestioni e le ambientazioni diverse che il Museo contiene. Il pubblico diviso in gruppi, a cadenza di mezzora l’uno dall’altro, verrà condotto alla scoperta dei diversi monologhi e dialoghi sino al momento finale, per ritrovarsi insieme, in una sorta di azione scenica collettiva, pubblico e artisti, nella stessa “casa” delle culture del mondo. Conclusione di un percorso, ma forse inizio di un nuovo sentire. Interpreti Aram Kian, Miriam Selima Fieno, Daouda Diabate (artisti che uniscono alla provenienza straniera un curriculum di grande esperienza e professionalità). Insieme a loro giovani leve di artisti quali Jo Choneca, Erjomina Shahaj, Michell Cazco, Melissa Zhingre, Mulumba bin Kasarghi. La regia è di Carla Peirolero, con l’assistenza di Alberto Lasso Montesinos. Nello spettacolo saranno coinvolti in alcuni casi come guide del pubblico, in altri come attori e musicisti, gli allievi dei laboratori teatrali del Progetto. Il copione potrà contare su un lavoro di cucitura “sartoriale” risultato dei laboratori di scrittura, oltre ad alcuni brani e suggestioni tratti dal libro di Igiaba Scego.

Conferenza finale di progetto: 31 luglio, presso Museo Culture del Mondo

Interculturalità e intergenerazionalitàafferma Carla Peirolero, direttrice del SUQ – sono parole chiave del Progetto, motore di sviluppo e consolidamento di competenze, di valorizzazione di talenti e di scambio fecondo con il pubblico. La casa, altra parola chiave, costituisce il simbolo di due esigenze, quella di radicarsi nella nuova realtà e quella di voler recuperare una memoria identitaria originaria, farne elemento di forza e arricchimento. Confrontare il significato di casa, esteso a quello di paese, che ciascuno porta con se, il senso di appartenenza che provano le generazioni più giovani e quelle dei loro padri, e madri, ma anche quello che appartiene a noi nello sguardo con cui guardiamo l’Altro, è uno degli elementi che identifica il Progetto e che crediamo possa interessare non solo i giovani immigrati nel nostro Paese ma anche quelli che – e sono sempre di più – sono costretti a partire dall’Italia per motivi di studio o lavoro”

La Call Laboratori MigrArti, il programma, gli aggiornamenti sul sito www.suqgenova.it

Info: 010. 5702715/ 329.2054579  teatro@suqgenova.it

 

 


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