Il progetto
“La mia casa è dove sono” è il titolo del progetto con cui l’Associazione Chance Eventi – Suq Genova ha vinto il bando nazionale MigrArti 2017 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Lanciato a dicembre, il bando ha visto 36 progetti vincitori su 400 in tutta Italia e quello del SUQ è l’unico ad aver vinto in Liguria.
Il progetto si è sviluppato da maggio a luglio 2017 e ha visto la realizzazione di laboratori gratuiti di scrittura e teatrali, incontri, seminari e uno spettacolo itinerante andato in scena dal 28 al 30 luglio nel Museo delle Culture del Mondo – Castello d’Albertis. Ispirato all’omonimo libro della scrittrice di origini somale Igiaba Scego (La mia casa è dove sono, Ed. Loescher) ha voluto sviluppare una ricerca artistica ed espressiva intorno ai temi della casa e dello spaesamento, argomenti “comuni” e sentiti dai molti giovani migranti che arrivano o nascono in Italia ma nutrono anche un forte senso d’appartenenza verso le proprie culture d’origine.
Proprio per questo lo spettacolo finale al Museo delle Culture del Mondo – momento che rappresenta il culmine e il lascito più importante – è stato itinerante, e ha mostrato, in diverse tappe sceniche culminate in una azione teatrale finale, stati d’animo e vicende legate a storie tratte dall’attualità o dal vissuto personale di chi ha partecipato ai laboratori, dalle loro famiglie, o tratti da letture e giornali. A partire dalla scrittura del copione, il lavoro artistico del Progetto ha voluto stimolare la creatività collettiva, valorizzando talenti giovanili, ma contando anche come punto di forza sulla qualità artistica e professionale di docenti e artisti di affermata professionalità.
Altro elemento che ha dato valore al progetto la presenza di una rete di Partner e collaborazioni davvero variegata e ampia, risultato di relazioni locali e nazionali che in questi anni il SUQ ha saputo costruire e che ne costituiscono un patrimonio davvero unico.
Partner del progetto: Federazione nazionale ACLI, Mabota A.S.A. Associazione Speranza per l’Africa, Comitato Casa del Migrante Ecuadoriano. La rete di collaborazioni comprende Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo (Comune di Genova), Teatro Stabile di Genova, Social Community Centre dell’Università di Torino, ARCI Liguria, ENDOFAP Liguria, Consolato Generale dell’Ecuador a Genova, Associazione Amici della Tanzania, Associazione di solidarietà Italo-Etiope-Eritrea, Associazione Luanda, Officina Letteraria.
Lo spettacolo
Andato in scena dal 28 al 30 luglio al Castello D’Albertis con un grande successo di pubblico, al punto che è stata aggiunta una replica straordinaria il 30 luglio, lo spettacolo “La mia casa è dove sono”, ha visto recitare insieme attori professionisti con giovani alle prime esperienze teatrali. Lo spettacolo è stato ripreso nella Stagione 2018/19 del Teatro Nazionale di Genova, con numerosi sold out, sia per pubblico di studenti, la mattina, che serale, per tutti.
… «Un processo di avvicinamento durato circa 3 mesi. Lento, scandito da incontri, laboratori, e soprattutto scambio, conoscenza, dialogo», come ha scritto sul Blog del Suq Carla Peirolero, direttrice artistica del Suq, nonché regista dello spettacolo.
Per saperne di più ecco il link al report che racconta l’intero progetto
Guarda le foto dello spettacolo
Laboratori di scrittura e teatro
Il laboratorio di scrittura creativa “La mia casa è dove sono” ha visto impegnarsi 20 partecipanti residenti fra Genova e Savona, ma di diverse provenienze: Iran, Ecuador, Italia, Albania, Paraguay, Marocco, Perù, Romania, Togo, Senegal, Spagna, Sierra Leone, Camerun.
Il laboratorio è stato condotto da Emilia Marasco e ha contato anche sulla collaborazione di Omar Rizq. Quest’ultimo, di origini palestinesi, autore del libro Cento Querce, ha già partecipato a uno dei laboratori coinvolgendo tutti con il racconto della sua storia e sul suo sentire “casa”, affermando: «È la casa che mi ha detto di essere casa mia».
Durante primi incontri Emilia Marasco ha guidato sapientemente i partecipanti nel tentativo di trovare un modo di trasmettere al lettore/osservatore i propri pensieri e impressioni. L’invito a scrivere utilizzando i cinque sensi in riferimento alle proprie idee di casa, per esempio, seguendo questo tentativo: ricordi e sensazioni si possono così concretizzare in evocative impressioni visive, sonore, tattili, olfattive e di gusto.
Il percorso si è rivelato profondo: sia per la conoscenza di sé attraverso l’introspezione, sia per l’ascolto/confronto sincero con l’altro che porta alla scoperta di realtà “altre” che non sono necessariamente straniere ma semplicemente differenti.
Ciò che è emerso dai testi dei partecipanti sulla loro idea di casa, ha fatto affermare a Emilia Marasco: «Ci si conosce, si pensa, si scrive. Alla fine sapremo dire casa in tanti modi diversi ma con un solo cuore».
Il laboratorio teatrale ha visto il coinvolgimento dei giovani che hanno partecipato al laboratorio di scrittura e che, in questa fase, hanno trasformato in azione scenica i testi elaborati con Emilia Marasco. A guidarli in questo processo di adattamento dalla parola alla scena: Enrico Campanati, Susanna Gozzetti, Daouda Diabate e Laura Parodi.
Rassegna stampa
Sfoglia la rassegna stampa con una selezione di articoli dedicati al progetto Migrarti Mibact “La mia casa è dove sono”.
Progetto Migrarti Spettacolo 2017 del Mibact
Info: www.migrarti.it
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